Calvizie: cause, sintomi, diagnosi, prevenzione e cura

La calvizie è una condizione caratterizzata dalla caduta o dal diradamento di parti dei capelli. La calvizie si presenta in molte forme: alcune colpiscono sia i capelli che i capelli, mentre altre colpiscono solo i capelli. Quando la calvizie è importante, si chiama alopecia. Pertanto, la caduta dei capelli colpisce solo i capelli e persino il corpo e la barba. In base alla calvizie le cause sono molteplici: principalmente la familiarità, cioè una predisposizione genetica che porta all’ipersensibilità agli ormoni maschili, da cui il termine alopecia androgenetica. La caduta dei capelli può essere causata da altre cause, generalmente temporanee, come l’uso di alcuni farmaci subito dopo la chemioterapia, shock o stress psicologici gravi, febbre molto grave, malattie autoimmuni che interferiscono con i bulbi piliferi, durante la gravidanza o dopo il parto, alimentazione e ferro carenza.

Cos’è la calvizie?

La calvizie non è una vera e propria patologia o malattia, ma una malattia che colpisce uomini, donne e bambini. In media, tutti perdono da 50 a 100 capelli al giorno, che è molto poco rispetto agli oltre 100.000 capelli che hanno.
La calvizie o alopecia androgenetica (tipica nell’uomo) si manifesta solitamente come diradamento dei capelli che interessa le tempie, la fronte o la parte superiore del cranio e progredisce più o meno rapidamente alzando la cosiddetta “attaccatura dei capelli”.
L’alopecia areata, d’altra parte, è una forma di calvizie con chiazze rotonde e glabre che di solito si verifica nell’età adulta, causando una rapida ma spesso breve caduta dei capelli in alcune aree del cuoio capelluto.
Infine, è necessario citare l’alopecia da trazione, che è più comune nelle donne, anche durante la pubertà, a causa della stiratura o delle acconciature che finiscono per stressare i capelli e quindi pregiudicare la crescita futura dei capelli.

Quali sono le cause della calvizie?

La causa dell’alopecia androgenetica è una predisposizione genetica. La ricerca scientifica ha confermato che la calvizie si trasmette di madre in figlio.
In questi casi, i fattori che contribuiscono alla caduta dei capelli sono genetici e ormonali: gli ormoni sessuali, come il testosterone, interferiscono con la funzione del bulbo pilifero.
Altre cause di caduta o diradamento dei capelli possono essere:

  • Disfunzione tiroidea
  • Infezione del cuoio capelluto
  • Malattie sistemiche, come il lupus o la psoriasi
  • Lichen planus;
  • Trattamento chemioterapico;
  • Farmaci per l’artrite, la depressione e le malattie cardiache;
  • Shock psicologico o periodo di intenso superlavoro psicofisiologico;
  • Cattiva dieta

Quali sono i sintomi della calvizie?

I sintomi della calvizie possono manifestarsi durante la pubertà, nelle prime fasi della pubertà, ma di solito si manifestano più ampiamente nell’età adulta. Si verificano dopo il lavaggio o durante l’asciugatura e la pettinatura dei capelli. Il diradamento più o meno rapido dei capelli consiste in una costante retrazione dell’attaccatura dei capelli, solitamente dalle tempie negli uomini, o nella perdita localizzata di alcune aree del cuoio capelluto. I capelli possono diventare deboli o sottili indipendentemente dalla perdita.

Come prevenire la calvizie?

In generale, è impossibile prevenire la caduta dei capelli, in particolare l’alopecia androgenetica, le cui cause genetiche e ormonali sono destinate a manifestarsi indipendentemente dallo stile di vita. Tuttavia, è possibile beneficiare di una dieta equilibrata e non fumare. Oltre a usare prodotti chimici (come le tinture) o acconciature eccessivamente energiche, devi evitare di danneggiare i tuoi capelli da lavaggi e stirature frequenti.

Diagnosi

Prima di procedere con qualsiasi trattamento, è meglio avere un esame approfondito delle possibili cause della calvizie. Un approfondito esame dermatologico può determinare la storia clinica familiare e personale.
Il passo successivo è escludere altre condizioni che possono influenzare la crescita e la rigenerazione dei capelli, come tiroide, diabete, lupus, psoriasi. A volte sono necessari esami del sangue in questa fase.
La diagnosi specifica si fa con l’analisi tricologica (tricos per capelli), che può evidenziare altre cause. Si ottiene prelevando campioni di capelli dal cuoio capelluto per valutare al microscopio lo stato dei bulbi piliferi, le strutture responsabili della produzione di nuovi capelli.

Cura

Il trattamento per la calvizie varia a seconda della causa della caduta.
In caso di malattia sistemica, oltre ai trattamenti volti a limitare la patologia che porta alla calvizie, i trattamenti possono intervenire anche direttamente sul cuoio capelluto per ridurre l’infiammazione o avere un impatto sul sistema immunitario.
Nell’alopecia androgenetica, i due farmaci più comunemente usati sono il minoxidil topico e la finasteride orale. L’efficacia di questi trattamenti varia da persona a persona e gli effetti collaterali devono essere valutati rispetto all’effettivo beneficio da ottenere.
È comunque possibile intervenire:

Integratori a base di antiossidanti e vitamine per stimolare il recupero dell’attività dei boli di pelo;
Chirurgia, trapiantato in aree glabre rimuovendo i bulbi dalla pelle ancora intatta.