La caduta dei capelli entro un certo limite (di circa 10 cappelli al giorno) è non solo normale ma risulta essere necessario perché i capelli hanno un ciclo di vita e quindi per permettere la nascita di capelli nuovi, alcuni capelli “vecchi” devono necessariamente cadere. I capelli infatti presentano tre fasi della loro evoluzione che sono chiamate Anagen (crescita), Catagen (riposo) e Telogen (caduta). Ogni fase ha una diversa durata ed insieme devono avere un equilibrio tale per cui la capigliatura si mantiene sana e folta. Quando l’equilibrio tra le varie fasi viene ad essere modificato per cui – ad esempio – la fase Anagen si riduce nella durata, si verifica una maggiore perdita di capelli e quindi un progressivo diradamento.

La perdita dei capelli non è nella realtà il problema vero ma è invece la durata della fase Anagen che determina la quantità di capelli presenti in testa.

I fattori responsabili della perdita di capelli

Spesso si ritiene (sbagliando) che fattori come la frequenza del lavaggio della testa, cattiva circolazione anguinea, indossare cappelli, usare il gel o altra abitudine personale possano essere la causa principale della perdita dei capelli. Purtroppo non è cosi e cambiare queste abitudini può soltanto giovare l2estetica del fusto e non la vitalità del follicolo.

Nell’uomo, il fattore principale della perdita dei capelli è ereditario. Nelle donne sono invece i cambiamenti ormonali, particolarmente quelli dovuti alla menopausa, causa principale del diradamento e caduta dei capelli.
Anche incidenti, ustioni e patologie possono avere un ruolo nell’ innescare la perdita dei capelli.
Fonte informativa sugli argomenti relativi alla calvizie e alla perdita dei capelli: chirurgiatricologica.it

Nel mondo “moderno” la calvizie è diventata una vera e propria epidemia che ha stimolato la scienza e la ricerca medica a cercare nuove soluzioni in ambiti finora ignorati.La ricerca sulle cellule staminali pare che abbia intrapreso la giusta strada con l’ottenimento dei primi buoni risultati. Ciò e quanto riportato sull’autorevole sito www.trapiantocapelli.com in un recente articolo che riporta i risultati di una ricerca scientifica americana.>

Perdere i capelli e perdere l’autostima

La caduta dei capelli è un processo che può durare anni. Durante questo periodo il soggetto assiste al progressivo cambiamento della propria immagine che quasi sempre viene vissuto come un deterioramento estetico. Ci sono diversi modelli di perdita dei capelli che possono comportare diverse distorsioni estetiche. La forma più comune di calvizie è l’alopecia androgenetica che segue un pattern prestabilito che comporta la stempiatura profonda ed il conseguente avanzamento dell’area calva. In altri casi la superficie coperta dai capelli rimane invariata ma avviene un diradamento crescente. Quest’ultimo caso è il più comune nelle donne soggette a perdita dei capelli.

Esiste una correlazione diretta tra perdita dei capelli e calo dell’autostima. In alcuni casi negli uomini la perdita può essere trasformata in un cambiamento di stile e conseguentemente salvare – anche solo in parte – il danno psicologico. Quando la perdita avviene nella donna, il danno psicologico è probabilmente il più alto “da inestetismo” in assoluto. La donna con problemi di calvizie tende a segregarsi ed evitare la interazione sociale pur di non esibire il diradamento. Gli interventi di estetica in questo senso hanno una valenza straordinariamente importante nell’aiutare le persone a vivere meglio la propria fisicità.

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